
L’Ordine degli Architetti PPC di Arezzo, in occasione della revisione e aggiornamento del Piano Strutturale e del Regolamento urbanistico da parte dell’Amministrazione Comunale, coglie l'opportunità per sollecitare riflessioni e discussioni aperte, ritenendosi soggetto qualificato ad offrire contributi su pianificazione e trasformazione del territorio.
L’attuale momento deve divenire occasione di confronto costruttivo con tutte le componenti della vita sociale ed economica, affinché l'Amministrazione Comunale possa trarre elementi e criteri significativi per il governo del territorio.
Gli Architetti individuano alcuni temi che ritengono essenziali.
Nel Merito:
- Idea di città e suo disegno futuro
- Prevalenza del progetto e del disegno urbano rispetto alla normativa
- Programmazione di interventi pubblici e privati
- Centralità del riuso e della rigenerazione urbana
Nel metodo:
- Bando per l’individuazione dell’estensore del PS e PO, senza disperdere le valenze professionali del territorio, convergendo sulla figura di un Architetto, non solo autorevole per curriculum ma anche intellettualmente adeguata alla nostra cultura urbana e paesaggistica, per coniugare le istanze dei cittadini e dei gruppi di interesse della città con le scelte e le ambizioni dell’amministrazione;
- Istituzione di un Ufficio di Piano, anche ai fini della futura gestione degli atti di governo del territorio,
- Nuovo strumento urbanistico che definisca una visione urbana/modello di città per la crescita e lo sviluppo futuro della comunità;
- Semplicità di impostazione, di lettura e facilità di attuazione, affinché possa essere flessibile e sincrono ai veloci cambiamenti sociali ed economici che necessariamente interagiscono col tessuto urbano.
- Normative chiare e semplici che non necessitino di interpretazioni, sempre discrezionali, con la finalità di agevolare le procedure amministrative e la loro semplificazione.
- Promozione dell’architettura attraverso i concorsi di idee e di progettazione.
ln questa logica l'Ordine APPC di Arezzo intende partecipare e promuovere l’indispensabile processo di condivisione di conoscenze, utile alla collettività, raccogliendo ed elaborando idee per definire il modello di Città Prossima e Futura.