
La società ha deciso di cambiare strada dopo la sconfitta di domenica a Piacenza, la quarta nelle cinque gare ufficiali sotto la gestione del tecnico arrivato in estate dalla Sampdoria. Dalla collaborazione con i blucerchiati, che poi non si è sviluppata secondo le previsioni, ai dieci gol al passivo: cronistoria di un'esperienza rimasta al di sotto delle attese
Claudio Bellucci non è più l'allenatore dell'Arezzo. L'annuncio ufficiale da parte della società è arrivato poco fa. Decisiva la giornata di ieri, con la dirigenza che ha deciso di cambiare strada e chiudere questa parentesi tecnica.
Termina così dopo quattro giornate di campionato la gestione dell'allenatore arrivato in estate, al termine di un periodo tormentato per l'Arezzo e segnato dalle difficoltà economiche che avevano portato al pagamento in ritardo degli stipendi ai tesserati, oltre che a una trattativa (poi saltata) per la cessione del pacchetto di maggioranza. In quel periodo era finito in stand by anche il mercato e si erano arenate le trattative per l'ingaggio di Calabro e Magi, allenatori inizialmente scelti per la panchina amaranto.
Bellucci, reduce da un'esperienza con la prima squadra della Sampdoria come collaboratore tecnico di Walter Zenga e da un'annata alla guida degli Allievi blucerchiati, aveva firmato il 7 luglio, nell'ambito di una collaborazione con il club genovese che poi non si è sviluppata secondo le previsioni.
L'Arezzo aveva messo nel mirino Francesco Pedone, tecnico della Primavera, per poi accordarsi sull'ingaggio di Bellucci. Da Bogliasco sono arrivati in prestito tre under: il difensore Varga, il centrocampista Criscuolo e l'attaccante Di Nardo, mentre il giovanissimo Aramini (classe 2000) ha fatto il percorso inverso, trasferendosi a titolo definitivo alla Samp.
Classe '75, romano di nascita e genovese d'adozione, Bellucci è stato un centravanti di talento e in carriera ha segnato decine di gol in B e in A, soprattutto con le maglie di Sampdoria, Napoli e Bologna. Ad Arezzo era arrivato con grande entusiasmo, però non suffragato dai risultati. Il mister ha guidato la squadra in cinque partite ufficiali, una di Tim Cup e quattro di campionato. Il bilancio, purtroppo, è negativo: quattro sconfitte (l'ultima domenica a Piacenza) e una sola vittoria a Gorgonzola con la Giana Erminio.
Dieci i gol al passivo, sette all'attivo e una cifra di gioco che è rimasta complessivamente al di sotto delle aspettative. Con lui potrebbe lasciare l'Arezzo il preparatore atletico Marco Montini, mentre è da decidere il futuro di Abbruscato, Sussi e Tosti, che facevano parte dello staff tecnico.