
Dichiarazione del consigliere Pd Matteo Bracciali
Il confronto di stamani in Consiglio comunale ha reso evidente la strategia dell'assessore Tanti e della Giunta Ghinelli: aggredire il sistema di welfare comunale.
La destra ha gettato la maschera e nel peggior modo possibile.
Con le misure annunciate, viene cancellata un'esperienza che, lungo quarant'anni, ha reso Arezzo punto di eccellenza in Italia e non solo.
Tra le macerie di ciò che è stato un eccellente sistema integrato, resterà ben poco: una "ridotta " di nidi a gestione diretta che, in ragione dei criteri di accesso vigenti, verranno progressivamente trasformati in servizi meramente custodialistici ed una pletora di servizi privati poco o per nulla controllati e che genereranno, per gran parte delle famiglie, aumenti pesanti delle rette.
Risultati: dilagheranno irregolarità e precarietà, si ridurrà la qualitàeducativa, aumenteranno i costi a carico delle famiglie, si penalizzeranno brutalmente i genitori ( e, in primis, le madri ) che necessitano di supporto per conciliare cura dei figli ed esigenze professionali e, infine, nel breve volgere di qualche anno, si determinerà un taglio secco e spaventoso dei bambini che accedono ai nidi.
Prima del (solito) gioco delle parti e della tempesta di chiacchiere inutili, Ghinelli e Tanti si pregino di rispondere a quattro precise domande : 1. Su quali presupposti legali essi considerano nella disponibilità dell'attuale maggioranza l'esistenza (o la soppressione ) di una parte così importante dell'azione pubblica? 2. Nel nuovo - annunciato - regime organizzativo, a parità quantitativa di servizio, quanto pagheranno di più le famiglie? 3. Che fine faranno le (realisticamente ingentissime ) economie comunali ? 4. Come verranno presidiate ed assicurate la regolarità e la qualità educativa dei servizi privati?